Sol levante
Giappone: terra dei samurai, dei fiori di ciliegio, terra di tradizioni millenarie e dal grande fascino.
Giappone: da oltre 30 anni storia della Formula 1, proprio qui nel 1976 si svolse il capitolo finale della sfida tra Lauda e Hunt nella pista sotto il monte Fuji, che consacrò Hunt campione del mondo dopo il ritiro di Lauda per la poca sicurezza di una pista bombardata da un diluvio senza fine.
Suzuka: ieri il nostro Luigino (Hamilton) ha vinto la gara e proprio quì a Suzuka ha eguagliato il suo idolo Ayrton Senna, raggiungendo le 41 vittorie.
Detto ciò la gara di ieri in realtà è stata alquanto piatta. Hanno fatto scalpore solo i team radio di Alonso che ha definito la sua McLaren e la situazione “imbarazzante” durante un sorpasso subito e successivamente ha aggiunto che quello è un motore da Gp2! Per il resto zero sorpassi, zero emozioni, se non il solito Max Verstappen che ci regala sempre sorpassi da videogioco, per il resto qualche sorpasso ai box e poi basta. Abbiamo trovato carina la complicità sul podio tra Hamilton e Vettel che scherzavano con lo champagne per quanto poi sia triste che abbiano escluso un Rosberg che se ne stava in disparte a rosicare. Vogliamo commentare la scenetta tra i 3 in conferenza stampa? Vettel che lancia una battutina a Rosberg sulla pressione delle gomme, lui si irrigidisce e tace. Scende il gelo per qualche istante in sala conferenza, dato l’imbarazzo, Vettel dichiara subito che stava scherzando e infine Hamilton prende in mano la situazione e chiede se ci sono altre domande. Imbarazzante!
Permetteteci poi, da bravi consulenti d’immagine, un commento professionale: ma come diavolo si è combinato il tipo che ha fatto le interviste sul podio? Ok essere personaggi, ma prendere dei buffoni!?!?!? Pantaloni della tuta verdi stampati con un bel praticello e combinati con camicia gialla portata fuori dai pantaloni e una cravatta gialle e blu a fiori??? C’era da ubriacarsi bevendo a collo la bottiglia di Mumm per dimenticare! Perfino la giornalista di Sky è rimasta basita… per non parlare delle molte persone sotto al podio che lo additavano ridendo di gusto.
Concludiamo citando la bellissima frase, a nostro parere, dell’italo-giapponese Mario Miyakawa ospite di Sky: “Hamilton è un vero campione, un grande pilota, un vero professionista che lavora sodo in pista, preciso, attento e fuori dalla pista sa vivere la giovinezza dei suoi anni!”.
Un plauso a questo serio professionista che con poche parole ha inquadrato bene il personaggio Hamilton e ha sottolineato quello per cui ci piace e piace in generale. È un gran lavoratore ma sa anche godersi la vita e lasciarsi andare ai giusti eccessi che la sua età richiede.
Dovrebbero prendere tutti esempio da lui e diventare un po’ più personaggi.
Ci piacciono i samurai ma ci vuole anche il rovescio della medaglia, ci piace chi ci fa sognare.